I care We care - Presentazione del progetto

Un ambizioso progetto in materia di contrasto alla violenza di genere, rivolto alle Scuole di ogni ordine e grado, Istituti Superiori e di Alta formazione.


L’idea di un progetto indipendente, ideato spontaneamente e sinergicamente da avvocati di diverse località e specializzazioni è diventata una bellissima realtà.

L'intento è quello di mettere a servizio la professionalità e l'esperienza nel comune obiettivo di superare quelle barriere culturali che rappresentano spesso un ostacolo (apparentemente insormontabile e colmo di pregiudizi, disparità, discriminazione) all'uguaglianza ed alle pari opportunità.

L'occasione inaspettata per i suoi ideatori si è presentata al termine di un corso di alta formazione giuridica in materia di diritti umani organizzato dall'Unione Europea, con un taglio specificamente dedicato a questo delicato tema, allorchè un manipolo di legali volenterosi, constatando quanto la violenza di genere, affondando le proprie radici in matrici sostanzialmente culturali, necessiti di ampia e diffusa sensibilizzazione, si è fatto carico di promuoverne la comprensione, offrendo strumenti di informazione, tutela e spunti critici, volti a contrastarne quanto più possibile la perpetrazione, anche e soprattutto combattendo gli stereotipi dei quali è permeata.

A partire dalle scuole e dai giovani che saranno, si spera, migliori cittadini domani ed attraversando tutte le realtà nelle quali sarà possibile dispiegare, grazie anche a vasti canali e mezzi di comunicazione, una adeguata informazione e formazione contro la discriminazione, le avvocate e gli avvocati che ne fanno parte si sono riproposti di dare il loro doveroso contributo riunendosi nell'omonima e neo costituitasi APS “I CARE, WE CARE”, che da il nome anche al progetto, attraverso la quale promuovere la più ampia sensibilizzazione su temi così “urgenti”.

L'ambizioso progetto ha un titolo talmente evocativo da non necessitare di altre spiegazioni, non solo perchè di “milaniana” memoria, ma anche in quanto recentemente riproposto, addirittura come motto dell'Europa “per un nuovo rinascimento” post-pandemia, dal Presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen.

Elaborato nell’ottica di assecondare un doveroso obbligo di formazione che ogni stato civile dovrebbe assolvere anche in ossequio agli impegni assunti a livello internazionale per arginare la diffusione dei gravissimi fenomeni da contrastare, è nata quindi, oltre all’idea, anche la speranza, di non relegare il percorso formativo (come spesso accade) ai soli “addetti ai lavori”.

Diffonderlo a partire dai giovani, fornendo gli strumenti necessari per sottolinearne il disvalore, e quindi culturalmente stigmatizzare, tutte quelle condotte, quegli stereotipi, spesso alla base di drammatici episodi di cronaca e di grave discriminazione, è parsa una prospettiva nuova dalla quale partire, senza soste sino alle più svariate realtà ove la proposta formativa possa concretamente contribuire a quel cambiamento, soprattutto culturale, necessario ad arginare il fenomeno.

Con modalità quanto più possibile interattive ed anche laboratoriali, nel corso degli incontri vengono messe a disposizione le competenze professionali specifiche di coloro che hanno elaborato il progetto, affrontando e spiegando i principi chiave, il quadro giuridico internazionale ed europeo, le varie tipologie in cui la violenza e la discriminazione si manifestano, oltre che le varie forme di tutela delle vittime.

Avvalendosi anche dell’ausilio e partecipazione interdisciplinare di altre figure professionali (quali a titolo esemplificativo psicologi, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, assistenti sociali, testimonianze dirette da parte delle vittime, figure attoriali e/o registi per i laboratori teatrali), viene offerto un contributo concreto all'implementazione della disciplina di riferimento (in alcuni casi assai lacunosa e non sempre sufficiente di per sé a contenere e limitare i fenomeni gravissimi sopra menzionati) che non può prescindere, oggettivamente, dalla piena consapevolezza delle loro cause.

L'associazione indipendente “I CARE, WE CARE”, composta dai suoi fondatori, undici avvocate e avvocati, con sedi dislocate in tutta Italia, capillarmente volta a diffondere il progetto nell'intero Territorio nazionale, ed anche oltre, propone percorsi formativi, in questo senso originali, sia per la peculiare competenza e professionalità degli ideatori, sia per la varietà e duttilità dei contenuti racchiusi nei moduli, proposti con modalità anche multimediali, e sempre in corso di continuo aggiornamento.

L'associazione, oltre alle proposte formative rivolte a vari livelli ed Istituzioni, ed in primis alle Scuole, fornisce anche attività di supporto, sostegno, informazione secondo le indicazioni presenti sul sito dell'APS denominato https://www.icarewecare.it, o sui canali social affinchè importanti sinergie possano concretamente realizzarsi nell'ottica di azioni positive, e non solo in quella del contrasto, canalizzando gli sforzi profusi verso un condiviso superamento dei limiti e degli ostacoli culturali, inizialmente menzionati.

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